Tre indizi fanno
una prova! Addio
agli appalti in
perdita?
Gli
appalti in perdita
sono una delle
ferite più profonde
del settore del
vending. Soprattutto
quelle concessioni
che hanno ristorni
altissimi, in
completa disarmonia
con il conto
economico. Gli
ospedali guidano il
gruppo delle
locazioni
finanziariamente
insane, con
richieste di canoni
assolutamente
ingiustificati
rispetto al numero
di battute che da
oltre due anni si
possono realizzare.
Il Covid è
sostanzialmente
passato, ma le
strutture sanitarie
rimangono poco
accessibili al
pubblico, rendendo
anti-economiche le
postazioni vending.
Non
va meglio nelle
scuole, nelle
università e in
molte grandi aziende
private, con lo
smart working sempre
in voga e
riconfermato dagli
accordi sindacali
anche per gli anni a
venire.
Una
lama di luce nel
buio però si è fatta
recentemente strada.
Dalle informazioni
che ci arrivano da
lettori e
corrispondenti, pare
infatti che il gruppo leader di
mercato abbia
deciso di uscire,
disistallando le
macchine, prima da
un'Università di
Milano, poi da
un'azienda sanitaria
veneta e in queste
ore anche da un
importante complesso
ospedaliero in
Toscana. Tre indizi
che fanno una prova
di come (forse per
la prima volta) il
vento stia davvero
cambiando.
Oltre
a vedere sempre più
aste deserte, oggi
assistiamo anche a
gestori che decidono
di interrompere il
servizio o non
rinnovarlo, anche se
ne hanno titolo,
perché le condizioni
economiche non sono
favorevoli
all'attività del
vending.
Attendiamo fiduciosi
ulteriori
sviluppi...
 |