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Venerdì 28 Novembre 2025

Il prezzo del cacao crolla, ma nel vending gli effetti restano limitati

Solo qualche mese fa sembrava impossibile anche solo immaginarlo. Il cacao correva verso i 10.000 dollari a tonnellata, toccava livelli mai visti prima e diventava uno dei simboli della follia delle materie prime del 2024. Oggi il grafico racconta l’esatto contrario: i future sono scesi intorno ai 5.100 dollari, praticamente la metà rispetto ai massimi dello scorso anno.

Il motivo del crollo non è un singolo evento, ma un cambio di percezione del mercato. Il clima di emergenza che aveva spinto le quotazioni a livelli irreali si è sgonfiato e gli operatori non temono più uno scenario di scarsità estrema. Le condizioni nei Paesi produttori restano difficili e nessuno parla di una vera normalizzazione, ma per ora il mercato ha semplicemente smesso di immaginare il peggio.

Per il vending, però, questo dimezzamento del prezzo ha avuto un impatto molto più contenuto. Il cacao è presente ovunque: snack, barrette, solubili. Ma i fornitori stanno ancora smaltendo gli acquisti fatti nei mesi più complicati, quando il cacao costava come un metallo prezioso. Le scorte sono state pagate care e i produttori non possono adeguare i listini in base a un grafico che è cambiato così radicalmente in così poco tempo.

Inoltre ci sono molti altri costi che non stanno seguendo lo stesso andamento: energia, trasporti, packaging. La filiera del vending vive da anni in un ecosistema complicato, dove un singolo ingrediente che scende non è sufficiente a cambiare l’equilibrio complessivo.

Di fatto il crollo del cacao serve soprattutto ad evitare nuovi aumenti. Ed è già qualcosa, visto come si era messo il 2024. Se nel corso del 2026 il mercato dovesse stabilizzarsi su livelli più ragionevoli, con contratti meno pesanti e una situazione globale meno tesa, allora il discorso potrà cambiare. Ma per ora i fornitori restano molto prudenti. Dopo dodici mesi di montagne russe, nessuno ha voglia di correre dietro a quella che potrebbe essere solo un’illusione.

Amazon Locker negli H24 per gli associati CONFIDA

CONFIDA ha sottoscritto una nuova convenzione con Amazon, che offre ai Negozi Automatici H24 la possibilità di installare Amazon Locker all’interno dei negozi.

Amazon Locker consente ai clienti Amazon di ritirare i propri acquisti portando al contempo un incremento del traffico (si stima del + 43%) presso il punto di installazione, con possibili ricadute positive sulle vendite (si stima un aumento del + 9%) del negozio automatico.

Grazie all’accordo, i soci avranno accesso a un trattamento economico migliorativo rispetto al listino ordinario:

1) Compenso annuale: € 1.000,00 (mille/00) + IVA riconosciuto al punto vendita per ogni Amazon Locker installato;
2) Contributo una tantum: € 200,00 (duecento/00) + IVA riconosciuta agli associati CONFIDA per ogni nuova installazione;
3) Adeguamento per i Locker già installati: A partire dall’anno 2026, il compenso annuale applicato ai soci già dotati di un Amazon Locker verrà automaticamente allineato ai valori previsti nella presente convenzione.

I costi di installazione e manutenzione sia ordinaria che straordinaria sono interamente a carico di Amazon.

 


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