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Martedì 2 Settembre 2025

Rivoluzione in Selecta. Tre nuove nomine e l'addio dopo 30 anni di Jan Marck Vrijlandt

Selecta ha annunciato oggi un vero e proprio riassetto ai vertici del Gruppo, con tre nuove nomine e una decisione che segna la fine di un’epoca. Dopo trent’anni di servizio lascia infatti Jan Marck Vrijlandt (in foto), manager storico dell’azienda che aveva ricoperto anche il ruolo di AD ad interim di Selecta Italia a partire dal gennaio 2023.

Dal 1° settembre Jean-Noël Groleau è il nuovo Group Chief Financial Officer. Succede a Nicole Charrière, che assume la nuova funzione di Chief Transition Officer, proseguendo nel percorso di trasformazione di Selecta e rimanendo parte dell’Executive Committee fino al primo trimestre 2026. Groleau, manager con lunga esperienza internazionale in ruoli di CFO nel retail e nei servizi, porta competenze rilevanti in finanza aziendale, crescita e ristrutturazioni.

Un’altra novità è la creazione del ruolo di Chief Business Profitability Officer, affidato a Paul Hearne. La missione sarà quella di spingere la crescita redditizia sfruttando le capacità CRM del Gruppo, con un focus su fidelizzazione, efficienza operativa e nuove opportunità di margini.

Contestualmente è stato deciso di eliminare la posizione di Group Chief Commercial Officer. Una mossa che porta all’uscita, dal gennaio 2026, di Jan Marck Vrijlandt. Per lui inizierà dal 5 settembre un periodo di garden leave che lo accompagnerà fino alla conclusione della sua esperienza in azienda. Selecta ha ringraziato ufficialmente Vrijlandt per i tre decenni di impegno e lealtà, sottolineando il contributo determinante dato al successo del Gruppo.

Michael Rauch, CEO di Selecta, ha commentato che queste scelte riflettono l’ambizione di rafforzare la leadership con un focus sulla crescita redditizia, l’eccellenza operativa e il valore per i clienti.

KitKat compie 90 anni: 5 miliardi di barrette vendute ogni anno

KitKat festeggia 90 anni e si conferma uno dei marchi più popolari al mondo. Nato a York nel 1935, oggi è presente in oltre 85 Paesi e raggiunge i 5 miliardi di barrette vendute ogni anno. Numeri che ne fanno un’icona globale, come ricordato da Nestlé in occasione dell’anniversario.

La città inglese resta la casa del brand, con un centro di ricerca e sviluppo e uno stabilimento capace di produrre fino a quattro milioni di barrette al giorno. Negli anni KitKat ha moltiplicato le varianti: nel mondo se ne contano oltre 300, dalle ricette più tradizionali a quelle legate alle culture locali, come matcha e wasabi. L’intramontabile slogan “Have a break, have a KitKat” continua ad accompagnare la comunicazione in ogni continente.

L’anniversario coincide anche con una fase di forte innovazione. Nestlé ha esteso in Europa la gamma “KitKat Blocks”, pensata per il mercato delle tavolette di cioccolato. Un segmento che negli ultimi due anni è cresciuto di 1,4 miliardi di franchi svizzeri, arrivando a un valore complessivo di 7,5 miliardi. Un terreno di crescita su cui l’azienda vuole rafforzare la propria presenza.

Per celebrare il compleanno, è stato annunciato anche un accordo di marketing globale che porterà KitKat a essere la “Chocolate Bar ufficiale” della Formula 1 a partire dalla stagione 2025. Una partnership multi-annuale che darà al marchio una visibilità straordinaria durante i Gran Premi in tutto il mondo.

Lunedì 1 Settembre 2025

Consumi in Italia, alimentari e bevande in calo del 5,1% negli ultimi trent’anni

Confcommercio ha pubblicato uno studio sull’andamento dei consumi negli ultimi trent’anni e i risultati confermano un cambiamento profondo delle abitudini degli italiani. Dal 1995 al 2025 la spesa pro capite per alimentari e bevande ha registrato un calo reale del 5,1%, un dato che fotografa bene lo spostamento verso altri settori.

In forte crescita invece le spese per tecnologia e comunicazione, aumentate di oltre tremila punti percentuali, e quelle per tempo libero e cultura (+120%). Il dato sui consumi di cibo e bevande è particolarmente rilevante per il settore del vending, che negli stessi trent’anni ha visto trasformarsi il proprio ruolo: da semplice canale di distribuzione di caffè e bevande a presidio capillare per il consumo rapido, spesso in concorrenza diretta con la ristorazione veloce.

Questi numeri confermano una tendenza ormai consolidata: meno acquisti diretti di generi alimentari e bevande confezionate, più spesa destinata a servizi e intrattenimento. Un quadro che impone agli operatori del vending una riflessione strategica sul posizionamento e sull’evoluzione della propria offerta.

In questo scenario, cresce con numeri interessanti il comparto del vending non alimentare, che nel 2024 ha superato i 2,2 milioni di consumazioni in Italia. Dai mattoncini LEGO negli aeroporti di Firenze e Pisa, fino a cosmetici, beauty e prodotti tech, i distributori automatici stanno diventando un punto di riferimento anche per l’acquisto d’impulso “no food”. Un’evoluzione che apre nuove prospettive di business e rende sempre più ampio il perimetro competitivo del settore.

Il caffè protagonista a Host 2025 con Beyond the Cup e Barista Championship

Dal 17 al 21 ottobre 2025 Host Milano ospiterà il Salone Internazionale del Caffè (SIC), con torrefattori, produttori di macchine, professionisti della caffetteria e distributori da tutto il mondo

La novità è Host Talks Beyond the Cup, progetto curato da M25 Consulting insieme a Fiera Milano. L’idea è spostare l’attenzione dal prodotto a una visione più ampia in cui il caffè diventa un sistema che connette agricoltura, tecnologie di estrazione, design, educazione e sostenibilità, con focus anche sull’adattamento ai cambiamenti climatici e sulla ricerca di nuovi cultivar. Spazio dedicato a scuole, ITS e università per formare i professionisti di domani e alimentare la consapevolezza del consumatore su qualità e tracciabilità.

Nel calendario spicca il ritorno a Milano del World Barista Championship, la competizione di World Coffee Events che richiama i migliori baristi da oltre 50 Paesi. In pedana vedremo tecniche di estrazione, preparazione e servizio ai massimi livelli, un segnale forte che conferma il ruolo di Host e di SIC come hub internazionale della cultura del caffè.

L’orizzonte sarà davvero completo, dall’espresso al filtro, dal cold brew agli specialty, fino a vending e capsule. Un perimetro che interessa da vicino anche gli operatori della distribuzione automatica, sempre più coinvolti in progetti su ricettazioni, macchine connesse, sistemi di pagamento e format ibridi del fuori casa.

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