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Mercoledì 29 Settembre 2021

Come spiegare ad un tecnico perché sta sostituendo il sistema cashless

AVVISO AI NAVIGANTI! IL POST E' DAVVERO LUNGO, CI SPIACE PER IL DISAGIO...

Stamattina, prima di uscire per andare al lavoro, ho osservato dalla finestra della mia camera il grattacielo di una nota assicurazione che qualche anno fa hanno costruito proprio davanti a casa mia. In quel preciso istante sapevo che al suo interno, in qualche imprecisato punto dei 44 piani dell'edificio, un tecnico vending stava imprecando perché doveva sostituire dei collaudati sistemi di pagamento, con uno nuovo, mai sentito prima, di derivazione extra-europea e quindi di non immediata implementazione nella macchina.

Nella gerarchia militare vige il comandamento: "soldato non chiedere", ma non siamo in guerra e quindi il tecnico qualche domanda se la sta facendo. Sono convinto si stia chiedendo:"Perché in un momento storico in cui il personale è ridotto al minimo e moltissime chiamate non possono essere nemmeno prese in considerazione, io mi trovo qui a sostituire un sistema che va benissimo con uno nuovo che necessità di molta creatività per essere collegato alla macchina?".

Siccome il giornalismo investigativo non è morto, anche se piacerebbe a molti, mi sono preso la briga di rispondere a questa complessa domanda.

A fine agosto è uscita una notizia su Businnes Wire passata molto in sordina in Italia: "Selecta Group ha chiuso un accordo di collaborazione con FISERV (NASDAQ: FISV), fornitore leader globale di soluzioni tecnologiche per pagamenti e servizi finanziari, per avviare il miglioramento e la razionalizzazione dei pagamenti digitali nei suoi punti vendita. Selecta sta anche valutando un'APP di pagamento mobile che includerà l'accesso ad un programma fedeltà".

Personalmente ho trovato la decisione parecchio difficile da comprendere. Selecta ha già a bordo sistemi di pagamento molto efficienti e ha già intrapreso il difficile percorso della APP  da diversi anni, quindi era già posizionata al meglio a livello tecnologico. Passare ad un fornitore extra europeo comporta diverse complessità nell'integrazione dei sistemi, visti i differenti protocolli e significa un notevole aggravio di costi, ancora prima di installarli. Una volta risolti i problemi, bisogna rimpiazzare più di 60.000 sistemi già operativi e perfettamente funzionanti...

Sono sempre stato favorevole all'innovazione, ma compiere un passo così impegnativo, costoso e oggettivamente inutile, visto l'ottimo parco sistemi già a bordo, è già incomprensibile in un periodo di vacche grasse, figuriamoci in questo momento storico, sicuramente il più difficile dalla fondazione dell'azienda.

Allora ho pensato di cercare le motivazioni da un'altra parte. Ad esempio, non è un segreto che Joseph J. Plumeri (Selecta Executive Chairman) e Frank Bisignano (CEO di FISERV) siano amici da decenni. Eccoli mentre si stringono la mano quando Plumeri è entrato nel consiglio di Amministrazione di First Data (oggi FISERV)...

Bisignano dichiarò (era il 2013) "È un grande piacere aver conosciuto e lavorato con Joe Plumeri per gran parte della mia carriera e sono lieto che abbia scelto di entrare a far parte del nostro Consiglio di amministrazione. Durante la sua carriera, Joe ha aiutato a guidare e motivare grandi forze di vendita per aiutare a produrre risultati. Ha contribuito a trasformare Citicorp e Travellers e comprende in prima persona le complessità aziendali affrontate dai processori di transazioni su larga scala come First Data, quindi accogliamo con favore la sua intuizione e attendo con ansia i suoi contributi".

Ma oltre all'amicizia c'è di più, visto che a pagina 202 dello Statement di Fiserv Inc. (pubblicato a questo LINK) c'è la tabella che illustra la quantità di azioni effettivamente possedute dai dirigenti e Frank e Joe ne posseggono letteralmente a milioni.

Ora tutti riconoscono a Joe Plumeri la grande capacità di trasmettere una visione ai suoi collaboratori. A mio avviso questo funziona benissimo negli States, ma ha un minor impatto nell'Europa continentale. In Italia la situazione è ancora diversa, non solo non funziona per niente, ma spille, slogan e questo tipo di spinte motivazionali hanno l'effetto opposto. Ci spiace, ma proprio non le capiamo...

In Italia invece, dopo averne afferrato il contesto, capiamo benissimo un'operazione costosissima del tipo Fiserv. Intendiamoci è assolutamente legittima, sono stati investiti centinaia di milioni in un'azienda zombie europea piena di debiti, qualche opportunità da qualche parte andava pur colta... Ma delle due l'una: o la visione JOY TO GO o le operazioni tipo Fiserv. Insieme non possono convivere.

C'è ben poca JOY nel tecnico che sta bestemmiando a pochi metri da casa mia per sostituire i sistemi cashless, avrebbe da rispondere a decine di chiamate per problemi vending reali e gli spiace far aspettare per giorni dei clienti che magari frequenta da anni. Non c'è alcuna JOY nel lungo elenco di manager recentemente mandati a casa a calci nel culo, anche se hanno servito con professionalità e fedelmente il gruppo (in alcuni casi per decenni). Se il problema era finanziario, magari se ne facevano una ragione, ma se una valanga di soldi vengono spesi in questo esatto momento per installare nuovi sistemi di pagamento, qualche domanda in più se la faranno...

Non so se il progetto finale comporti un gruppo dirigente completamente rinnovato che non ne sa proprio nulla di vending, ma sorride nel modo giusto ed è felicemente infervorato da una visione gioiosa, ma moltissimi manager che se ne sono andati li conoscevo personalmente e sono certo non siano rimpiazzabili con la sola buona volontà o con l'ispirazione. Servono una professionalità specifica ed una lunga esperienza, elementi necessari al successo che oggi onestamente nemmeno si intravedono...

Ovviamente non ci aspettiamo che questo post cambi qualche cosa o produca qualche reazione. I boss guadagnano decine di milioni di dollari, tutto va a gonfie vele, Il Fondo proprietario supera i 200 miliardi di dollari amministrati e sanno benissimo che si possono comprare quasi tutto.

Quasi tutto però, perché nella percentuale sempre più piccola di cose non in vendita, c'è anche chi qualche volta si diverte a scrivere la verità. Lo so che in molti si sono persino dimenticati il significato di questa parola, ma vi assicuro che ogni tanto è liberatorio smettere di recitare un copione e dire qualcosa con sincerità. Questo sì che dà JOY TO GO...

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