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Venerdì 11 Febbraio 2022

Il corto circuito nel Sorriso. Lettera disciplinare ai commerciali

Nel 1998, quando sono entrato nel vending, ho iniziato a conoscere molti imprenditori del settore. Tra tutti, uno mi fece una particolare impressione: Epaminonda Scaltriti. Le prime parole che gli sentii pronunciare furono: “La mia strategia è sempre stata quella di dare un valore enorme alle risorse umane, nella convinzione che un imprenditore, se non ha questi ideali, avrà sempre difficoltà a fare impresa sia nel nostro che in altri settori. Oggi per fare impresa serve un grande rispetto delle risorse umane, una notevole cura nella formazione e una grande attenzione a renderli partecipi.”
Epaminonda conosceva per nome tutti i suoi dipendenti e attuava la valorizzazione del capitale umano nei fatti, non solo a parole.
Purtroppo, Scaltriti perseguiva degli obiettivi di crescita molto ambiziosi all’interno del settore e qualche anno dopo iniziò a valutare l’ingresso di un partner finanziario di minoranza che potesse sostenerlo in quella forte fase di espansione.
Ho sempre ammirato il suo modo di fare impresa, ma non posso dimenticare che è stato il primo ad aprire la porta ai lupi. I Fondi che prima erano in minoranza, presto sono diventati maggioranza e hanno venduto ad altri lupi sempre più famelici. Inutile dire che dopo 4 giri di giostra è rimasto ben poco da spolpare.

Questa settimana, decine di commerciali del gruppo che ha fondato Scaltriti, hanno ricevuto delle lettere di richiamo disciplinare. La loro colpa è stata quella di non inserire a sistema dei dati. Dai commenti ricevuti a Fantavending (alcuni riportati in Area Risposte) è del tutto evidente il corto circuito aziendale. Siamo di fronte ad una forza lavoro essenziale per la ripresa come quella commerciale che all’improvviso viene trattata come nemica. Difficile capire la strategia sottostante, se non come un primo avviso di sfratto. Sfoltire i ranghi potrebbe essere la fase due.

Intendiamoci, abbandonare la carota per il bastone non è sbagliato in sé, la proprietà ha la facoltà e il diritto di farlo. Sono semplicemente perplesso sui potenziali risultati raggiungibili e ancora più perplesso sulla categoria di addetti che è stata fatta oggetto del trattamento. Perfino uno che vive le vicende del gruppo dall’esterno come me, sa benissimo che forse c’era qualcun altro che magari una “bastonata” la meritava davvero…

Stress da lavoro e rispetto delle 8 ore. Botta e risposta tra sindacati e IVS

Il rispetto dell'orario lavorativo è da sempre uno degli argomenti più gettonati nei commenti inviati a Fantavending. Il periodo pandemico ha ovviamente complicato il quadro, soprattutto in relazione alla tanta cassa integrazione a rotazione svolta, che spesso ha portato scompensi sui normali giri di ARD e tecnici.

Sul tema in IVS Italia si sono recentemente mossi i sindacati ed hanno ottenuto diversi incontri con la controparte aziendale. Dopo il terzo appuntamento però il tavolo è saltato ed è stato subito emesso un comunicato stampa dalla FILCAMS-CIGL a cui IVS Italia ha risposto.

Pubblichiamo entrambi i documenti che ci sono stati inviati da più fonti:

FILCAMS-CIGL

"Si è concluso bruscamente, con l’abbandono della trattativa da parte dell’azienda, il terzo incontro tra la società del vending IVS Italia e le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che verteva sui temi salute e sicurezza e stress da lavoro correlato. L’azienda, pur sollecitata dai sindacati, non ha fornito risposte certe e risolutive alle problematiche sollevate dalle categorie insieme ai delegati e alle strutture territoriali, che chiedono un intervento immediato volto a eliminare o quantomeno abbassare i rischi e i pericoli che ne conseguono per le migliaia di dipendenti.
La discussione riguardava in particolare il rispetto delle 8 ore giornaliere di lavoro, facilmente superate a causa dei carichi eccessivi di consegne affidate ai dipendenti; il rispetto delle normative contrattuali in merito agli straordinari – come limite e come retribuzione – e alle ‘trasferte Italia’; la questione del caricamento oltre i limiti dei furgoni utilizzati dagli addetti, con il rischio di causare incidenti e ricevere multe per il mancato rispetto delle normative stradali.
“Questi sono i temi che l’azienda si è rifiutata di affrontare – dichiarano le Organizzazioni sindacali – e le condizioni di lavoro che costringono i dipendenti a compiere quotidianamente azioni inopportune impartite indirettamente dall’azienda. Non possiamo accettare questa condotta, che IVS adotta ormai da troppo tempo”.
Impossibilitati a svolgere le proprie mansioni in sicurezza, i lavoratori sono affaticati e stressati: le Organizzazioni sindacali si attiveranno pertanto al fine di mettere in azione tutti i percorsi utili a garantire il rispetto del Contratto nazionale e delle leggi atte a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

IVS ITALIA

Egregi Lavoratori,

la Direzione della Società ritiene doveroso fornire alcune precisazioni in relazione al comunicato unitario pubblicato il 3 febbraio u.s. dalle Organizzazioni Sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, avente ad oggetto la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e lo stress da lavoro correlato.
Innanzitutto, Ivs Italia non può che esprimere il proprio disappunto per quanto affermato dalle Organizzazioni Sindacali e respingere le accuse mosse nei suoi confronti.
La Società, infatti, non si è mai sottratta al confronto con il Sindacato, né oggi in merito alle tematiche di cui al comunicato, né in passato in merito a qualsivoglia altra questione inerente i temi della salute e della sicurezza.
Tuttavia il dialogo tra le Parti non può prescindere da una dialettica costruttiva, improntata ai canoni di correttezza e soprattutto rispettosa delle reciproche posizioni.
Cionondimeno, a parere della Scrivente, tale condizione è venuta a mancare all'incontro del 1° febbraio u.s., in occasione del quale sono state rivolte alla Società critiche infondate nei contenuti e inaccettabili nei toni.
Ragioni queste che hanno determinato la decisione della stessa di non proseguire con il tavolo di confronto.
Si sottolinea infatti che Ivs Italia si è dimostrata fin da subito disponibile ad affrontare, ascoltare e analizzare le tematiche di cui alla richiesta di incontro pervenuta dalle Organizzazioni Sindacali il 22 ottobre 2021, alla quale hanno fatto seguito confronti diretti con le strutture territoriali nelle province interessate, come peraltro documentato dalle relazioni trasmesse all'esito di tali incontri.
Ciò premesso, la Società valuterà la possibile riapertura del dialogo con le Organizzazioni Sindacali, purché sia garantita l'instaurazione di una dialettica costruttiva e nel rispetto reciproco tra le Parti.

 

OGGI NELL'AREA RISPOSTE
DI FANTAVENDING POTETE TROVARE...

1) Lettere di richiamo disciplinare

2) Le condoglianze per Vittorio

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