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Martedì 4 Novembre 2025

Cortocircuito europeo: Bruxelles sconsiglia nei DA le bevande calde ai minori

Nel nuovo documento pubblicato dal Joint Research Centre della Commissione Europea, dedicato ai criteri per gli Appalti Pubblici Sostenibili (SPP), compare a sorpresa una raccomandazione che ci ha lasciato di stucco: “Le macchine per bevande calde non devono essere installate nelle scuole o in altri ambienti dove sono presenti minori di 18 anni.”

Un'indicazione assurda, discriminatoria e che rischia di creare un danno economico e d’immagine al comparto. Certo, non si tratta di una norma vincolante, ma di un orientamento che le pubbliche amministrazioni europee possono adottare per i futuri bandi di gara. Il rischio però è alto, viste le migliaia di distributori di caffè, the e cioccolata presenti nelle scuole e nei luoghi frequentati dai giovani.

Nessuna base scientifica solida giustifica una simile presa di posizione. Il documento cita genericamente i rischi legati al consumo di zuccheri e caffeina, ma dimentica che oggi le macchine vending offrono bevande decaffeinate, prodotti senza zucchero e soluzioni perfettamente in linea con le linee guida nutrizionali europee. È un approccio superficiale, che confonde la distribuzione automatica con il junk food e ignora le buone pratiche di un settore che da anni promuove consumo consapevole e qualità certificata.

Il paradosso è evidente: proprio il vending rappresenta uno dei canali più controllati e trasparenti dell’intera filiera alimentare. Ogni prodotto è tracciato, etichettato, soggetto a controlli HACCP e distribuito in porzioni sicure e standardizzate. Eliminare le bevande calde dalle scuole non significa proteggere i minori, ma privarli di un servizio sicuro, regolamentato e spesso più sostenibile delle alternative improvvisate.

Bruxelles sembra ancora una volta perdere il contatto con la realtà dei territori e delle imprese. Mentre il vending investe in macchine a basso consumo, materiali riciclabili e soluzioni energeticamente efficienti, l’Europa continua a produrre linee guida astratte che colpiscono proprio chi sta già facendo la propria parte per la sostenibilità. Un vero cortocircuito normativo, che il settore non può permettersi di accettare in silenzio.

A fronte di queste problematiche, diventa sempre più importante l’azione di lobbying che EVA, l’associazione europea  del vending, può effettuare presso le istituzioni europee a difesa del settore.

Confida a Radio Giornale parla di trasformazione digitale e sostenibile

Venerdì 31 ottobre Il presidente di CONFIDA Massimo Trapletti e il direttore Michele Adt hanno partecipato alla trasmissione “Italia No Limits” condotta da Roberto Poletti su Radio Giornale.

Si è parlato dell’andamento del settore del vending che purtroppo sta vivendo un calo di consumazioni (-4,6% nei primi 7 mesi del 2025) analizzandone le principali motivazioni.

Il Presidente Trapletti ha poi affrontato il tema dell’evoluzione tecnologica delle vending machine Made in Italy frenata dalla concorrenza asiatica e dalla difficoltà di accedere agli incentivi della Transizione 5.0.

Infine il direttore di CONFIDA Michele Adt parlato del cammino del vending verso la sostenibilità presentando il progetto RiVending e analizzando le difficoltà di applicazione dell’imminente Regolamento Europeo sugli Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio (PPWR).

Per ascoltare i due interventi CLICCA QUI

Lunedì 3 Novembre 2025

Mineracqua risponde alle gravi affermazioni del dottor Matteo Bassetti

Dopo l'affermazione del dottor Matteo Bassetti: “Non bevete acqua dalle bottiglie di plastica, è come mangiare una carta di credito a settimana”, lanciata via social e ripresa da molti media anche nazionali, Mineracqua ha diffuso una Nota stampa che pubblichiamo qui sotto.

Mineracqua è sconcertata e allibita per le recenti dichiarazioni del dottor Matteo Bassetti, che senza alcun fondamento scientifico e in totale assenza di riscontri oggettivi, ha lanciato allarmi infondati sulla sicurezza delle acque minerali in bottiglia.

È inaccettabile che un medico diffonda pubblicamente informazioni prive di fondamento scientifico, contribuendo a generare allarme e disinformazione in un settore che opera nel pieno rispetto delle più rigorose normative italiane ed europee.

Le affermazioni del dottor Bassetti vengono smentite dai fatti. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha infatti pubblicato di recente una revisione completa della letteratura scientifica sul rilascio di micro e nanoplastiche dai materiali a contatto con gli alimenti – comprese le bottiglie dell’acqua minerale (130 studi realizzati tra il 2015 e il 2025) – evidenziando che gli studi che hanno alimentato allarmismi sul tema non poggiano su basi scientifiche solide.

Secondo l’EFSA, tali ricerche presentano importanti incertezze e carenze metodologiche: problemi di contaminazione dei campioni, limiti analitici nel distinguere le microplastiche effettivamente originate dai materiali da quelle già presenti nell’ambiente, oltre a metodologie non standardizzate che hanno portato a individuare quantità di microplastiche ben superiori a quelle effettivamente presenti.La stessa Autorità precisa che non esistono basi scientifiche sufficienti per stimare un rischio per la salute umana legato al consumo di acqua imbottigliata.

Ettore Fortuna, Consigliere Delegato e Vice Presidente di Mineracqua ha dichiarato: “Sconcertanti, false, risibili e contro la legge sono le affermazioni diffuse sui canali social dallo stesso Bassetti in cui afferma che nelle bottiglie di acqua minerale si troverebbe acqua del rubinetto e che l’acqua all’interno delle bottiglie di plastica rimarrebbe mediamente tra uno e cinque anni. Considerazioni su cui il dottor Bassetti sarà chiamato a rispondere”.

Per leggere la Nota stampa integrale CLICCA QUI

Foto: Wikimedia Commons – Matteo Bassetti (CC BY-SA 4.0) – immagine modificata, sfondo rielaborato per uso editoriale

Dietro ogni tecnologia ci sono persone appassionate: lo spirito BWT in fiera

Dietro le soluzioni più avanzate per il trattamento dell’acqua ci sono persone che mettono passione, competenza e sorriso in ogni incontro. È questa l’immagine che BWT ha portato a Host Milano 2025, dove il suo stand è diventato punto di riferimento per operatori del vending, del caffè e dell’Horeca.

Il team, unito e carico di energia, ha accolto centinaia di visitatori condividendo non solo le ultime innovazioni tecnologiche, ma soprattutto la cultura dell’acqua come elemento centrale di qualità e sostenibilità. L’atmosfera è stata quella di una grande squadra, orgogliosa di rappresentare un marchio che da anni unisce tecnologia e umanità.

Nel ringraziare tutti coloro che si sono fermati allo stand, BWT ha voluto ribadire che dietro ogni sistema, filtro o soluzione tecnica, ci sono persone appassionate che credono nel valore del dialogo e del lavoro di squadra. È da questo spirito che nascono i migliori progetti e le collaborazioni più durature.

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